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Recuperare l’autostima “incastrata” nel passato

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A volte, nonostante gli anni di esperienza, rimango sbalordito da quanto velocemente molte persone riescono a sciogliere blocchi emotivi e a riacquistare fiducia in se stesse semplicemente facendo ordine nel passato.  Vorrei condividere con voi una recente sessione di circa una settimana fa. Anna (nome fittizio per tutela privacy) è venuta da me perché era sempre stata interessata a sperimentare una regressione. Un paio d’anni addietro ha frequentato un seminario del  Dott. Weiss  dove ha fatto una regressione di gruppo a vite passate, ne è rimasta affascinata ma voleva un’esperienza più approfondita.

Come sempre, ho trascorso i primi 30 minuti raccogliendo informazioni sul suo vissuto. Durante la sessione di autoipnosi guidata, è passata attraverso diverse morti traumatiche di persone a lei care. Esperienze negative che ancora influenzavano il suo presente. Ha parlato di un ex amore che l’aveva lasciata una decina di anni prima senza un’apparente ragione. Anna aveva anche un senso pervasivo di “io non valgo niente” già dai primissimi ricordi della sua infanzia. Il suo dolore era palpabile mentre parlava di suo padre che era un perfezionista e di sua madre che parteggiava per la sorella.

Si trattava comunque, nel complesso, di una “famiglia funzionale”, che ha avuto il suo ruolo nel bene e nel male come nella vita di ciascuno di noi. Vicissitudini non sufficienti a spiegare un così basso livello di autostima. Abbiamo così iniziato un viaggio in una vita passata (o sincronica come preferisco definirla io). In questa vita lei risultava essere un ragazzo di 14 anni che viveva con la nonna, la quale si era presa cura di lui in un modo molto pragmatico ma non particolarmente affettuoso. Quando ho chiesto dove fossero i suoi genitori cominciò a piangere intensamente. Ha raccontato che erano morti quando lui era ancora molto piccolo e che la nonna, rigida e autoritaria, non era riuscita a colmare il vuoto affettivo.

Scendendo nei particolari di quella vita tutto è diventato chiaro su come certe sensazioni si ripercuotevano sulla sua vita presente. Molti problemi sono diventati cristallini quando riconobbe, in quella vita, la stessa persona che, riapparsa in questa vita in un corpo maschile, l’ha abbandonata dieci anni fa. L’ho quindi guidata attraverso una serie di appositi procedimenti di riconciliazione che hanno notevolmente migliorato la percezione di sè sganciando i ricordi dalle emozioni negative. Ha anche avuto un incontro di riappacificazione con la nonna la quale le ha lasciato un messaggio molto significativo

Non è stato facile per lei lasciar andare quella vita ma l’affrancamento è stato definitivo quando l’ho guidata ad evocare il suo “spirito guida”. L’evocazione dello spirito guida, in questi casi, produce un notevole innalzamento della consapevolezza: un’esperienza spirituale che può spazzare via in un sol colpo i sintomi della bassa autostima.


Quando il passato diventa il tuo peggior rivale in amore

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ipnosi-regressiva-fantasmi-del-passatoIl presente è come un mosaico le cui tessere vengono sagomate dalle tue esperienze passate. Alcune di queste tesserine sono perfettamente modellate dalle esperienze positive, mentre altre sono decisamente tagliate male, della misura e del colore sbagliati: sono quelle prodotte dalle esperienze negative.

Bassa autostima, difficoltà a creare relazioni di qualità, continui naufragi sentimentali, blocchi emotivi, paure immotivate, tendenza ad attrarre persone problematiche ecc., sono tutte situazioni provocate da quelle tessere del mosaico riuscite male.

E’ quindi chiaro che, se l’attuale mosaico della tua vita non ti piace, occorre riparare e rimodellare le tessere difettose. E questo lo si può fare soltanto ristrutturando l’esperienza del passato che le ha fabbricate. Altrimenti si continueranno a produrre difetti nel quadro globale della tua vita presente.

In circa 20 anni di attività come coach di relazione, ho avuto modo di delineare con notevole nitidezza i 9 principali schemi di comportamento limitante che, tra le altre cose, rendono insoddisfacente la vita di relazione. All’interno di questi schemi si annidano i cosiddetti “fantasmi del passato”, ciascuno dei quali può essersi formato a seguito delle vicende più disparate. Resta il fatto che influenzano spesso in maniera invalidante il tuo presente agendo come dei buchi neri che risucchiano la tua energia riducendo il tuo magnetismo personale.

In base alla mia esperienza ho avuto modo di constatare che l’ipnosi regressiva è il metodo migliore per sciogliere questi nodi dolorosi in quanto produce due effetti estremamente benefici: scollega le emozioni negative abbinate a tali ricordi e favorisce notevoli espansioni di consapevolezza. La tecnica risulta ancora più efficace nel momento in cui si identifica quale dei nove schemi limitanti si è posto in essere in seguito a queste esperienze negative.

A tal proposito, in base alle ricerche effettuate, ho avuto modo di mettere a punto un metodo che, con un semplice e veloce test interamente non verbale, è in grado di identificare in maniera pressochè infallibile lo schema limitante in cui si è incastrati. Da qui è possibile procedere con precisione ed efficacia allo scioglimento dei nodi emotivi.

Ipnosi ad entanglement

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ipnosi-entanglementFin dai primi anni di attività, parte delle mie ricerche hanno puntato allo sviluppo di un’applicazione pratica e scientifica dell’entanglement in campo olistico. L’entanglement è un fenomeno teorizzato da Einstein e, in seguito, dimostrato scientificamente dal fisico Alan Aspect.  In base ai risultati dei test di Aspect, si deve presupporre l’esistenza di un ente che pervade l’intero spazio-tempo, che contemporaneamente è al di là di esso  (quindi non locale) e che è in grado di collegare tra di loro eventi anche distanti anni luce, creando situazioni di contemporaneità che violano palesemente la barriera imposta dalla velocità della luce e, quindi, i parametri della relatività.

Si possono trovare descrizioni di tale ente, molto  chiare e dettagliate, in alcuni testi orientali di diversi secoli or sono come la Mandukya Upanishad in cui viene definito come “Turiya” (vocabolo sanscrito che significa “il numero 4”). Vediamo ad esempio il seguente versetto in cui, per sottolinearne l’impalpabilità e la pervadenza, Turiya è rappresentato dal fonema “OM”:

“Hari OM! OM è tutto questo. Segue infatti una chiara spiegazione: ciò che è passato, presente e futuro è realmente OM. E ciò che oltrepassa questa triplicità temporale, in verità, è sempre OM.”

Qui l’analogia con le scoperte più recenti della fisica è decisamente impressionante.

I primi spunti per uno sviluppo pratico li ebbi osservando alcuni curiosi fenomeni come il “test iconografico”. In questo semplice esperimento un soggetto viene posto in piedi e, dopo essere stato bendato,  gli vengono avvicinati in sequenza alcuni simboli archetipici. Nonostante sia privato della visione il soggetto reagisce ugualmente, oscillando avanti o indietro, a seconda dell’effetto che ha il simbolo su di esso.

L’esperimento è stato ripetuto con diverse decine di soggetti e in situazioni diversificate per verificare che le reazioni non fossero casuali. Tutte le controprove confermavano implacabilmente l’oggettività del fenomeno. Una volta effettuai il test in collegamento video: io a Torino e l’altra persona a Queenstown (Nuova Zelanda). Nonostante la grande distanza e la lentezza del collegamento audio-video (era il 2001), il risultato del test fu identico a quelli effettuati a distanza di pochi metri. Quest’ultima prova mi convinse definitivamente riguardo la presenza di un “qualcosa” in grado di collegare tra di loro, non localmente, uno o più eventi.

Queste interessanti osservazioni, che dimostrano oggettivamente l’esistere di una “presenza indifferenziata”, potrebbero spiegare scientificamente alcuni fenomeni, a tutt’oggi definiti soprannaturali, come ad esempio la bilocazione.

L’ occasione di eseguire una “prova generale” con applicazione pratica di queste ricerche, arrivò nel Febbraio 2004. Venne a trovarmi in studio a Torino una signora di circa 40 anni, molto distinta ed eccezionalmente colta: la sig.ra Emma [nome fittizio a tutela privacy]. Era accompagnata da una sua amica italo-francese coetanea, piuttosto fantasiosa ed esuberante: La sig.ra Amélie [nome fittizio a tutela privacy].

La sig.ra Emma era rimasta coinvolta, anni addietro, in una spiacevole vicenda con epilogo tragico. (Non scendo nei particolari per ovvi motivi di riservatezza). Pur non essendo la diretta responsabile dei fatti che portarono a tale epilogo, la sig.ra Emma era egualmente tormentata da forti sensi di colpa ed emozioni molto sgradevoli associate a quei ricordi.

Fin dai primi minuti di colloquio, la sig.ra Emma mostrava una certa soggezione riguardo al possibile utilizzo dell’ipnosi per risolvere il problema. Pur essendo dotata di grande femminilità aveva una certa tendenza tutta maschile a razionalizzare ogni cosa e ad irrigidirsi di fronte a ciò in cui non era culturalmente preparata.

Al contrario la sig.ra Amélie era enormemente incuriosita e mostrava vistose capacità di autoipnosi.

Per cui feci loro una proposta. Dissi che sarebbe stato possibile guidare in trance la sig.ra Amélie; e la sig.ra Amélie, dall’interno della sua stessa trance, avrebbe aiutato la sig.ra Emma a fare un salto di consapevolezza per rendere quei ricordi meno sgradevoli. Nel frattempo la sig.ra Emma non avrebbe dovuto fare nulla se non starsene comodamente seduta in una poltrona ad ascoltare musica.

Ovviamente la proposta fu accolta con estremo entusiasmo dalla vivacissima sig.ra Amélie. La sig.ra Emma, travolta dall’esuberanza dell’amica, accettò compostamente di tentare questa strada.

La sig.ra Emma venne quindi accompagnata in una stanza dove si sedette in poltrona e le vennero fatte indossare delle cuffie con musiche rilassanti, come quelle che vengono diffuse nei centri benessere.

La sig.ra Amélie fu portata in un’altra stanza dove, con molta facilità, venne guidata in trance e, con una particolare tecnica, fu possibile permetterle lavorare sulle emozioni dell’amica per ristrutturale e scollegarle dai ricordi di quella vicenda.

Al termine della sessione la sig.ra Emma venne ovviamente invitata a fornire un feed-back dell’esperienza. Il suo atteggiamento nei confronti dell’episodio in questione era notevolmente migliorato. E in generale tutto il suo modo di porsi, che prima era molto contenuto e rigido, risultava più sciolto e solare. Disse testualmente: “Non so se è stata questa musica o cos’altro, ma ad un certo punto ho avvertito un forte calore in tutto il corpo e la sensazione di essere distesa in tutte le direzioni, come se mi trovassi in ogni luogo e in ogni tempo. Ora quei ricordi mi sembrano lontanissimi, come proiettati su uno schermo cinematografico distante chilometri da qui, dove le figure sono indistinguibili”.

Tralascio i commenti dell’amica Amélie che furono a dir poco sperticati!

Dopo l’esito positivo di questa prova applicai nuovamente la tecnica in altre situazioni con risultati più che soddisfacenti.

L’amplificatore d’audacia

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audacia

Mettere da parte le paure con l’aiuto dell’ipnosi

Ritieni che l’eventualità di un rifiuto ti riempia di terrore? E’ quello che ti impedisce di fare ciò che davvero, davvero vuoi fare? Ti rende insicuro, appiccicoso, o sospettoso di tutti?

Perchè abbiamo un così forte bisogno di essere accettati?

E’ profondamente naturale e umano provare il desiderio di essere accettati e apprezzati da altre persone. Gli esseri umani sono creature sociali, che si sono evoluti in piccole tribù dove era assolutamente necessario essere in buoni rapporti con tutti gli altri membri. Decine di migliaia di anni fa, chi veniva rifiutato dalla tribù per qualche ragione e abbandonato a se stesso, sarebbe inevitabilmente andato incontro a morte certa.

A quei tempi in cui si viveva in mezzo al pericolo, la sopravvivenza fisica era fortemente legata al modo in cui si veniva considerati dal gruppo. Era necessario la piena accettazione di tutti se si voleva stare al sicuro. Quindi era necessario coltivare i rapporti con gli altri, partecipare ad attività collettive, fare la propria parte e aiutare gli altri a fare la loro. Ecco perché tutti noi abbiamo ancora questa necessità istintiva di essere accettati.

Ma …

Cosa succede quando la risposta istintiva è quella sbagliata?

I nostri istinti primordiali sono importanti e vitali ma a volte possono sfuggire al nostro controllo. Ad esempio, chi ha subìto in passato brutti episodi di bullismo, emarginazione o rifiuto, probabilmente ha il forte desiderio di evitare che ciò accada di nuovo. Ma questo potrebbe rendere la persona eccessivamente prudente.

Se hai un timore incontrollabile di intraprendere una determinata azione per paura di non essere accettato, stai impedendo a te stesso di mostrare la tua unicità. Perdi così la possibilità di costruire nuovi rapporti sia professionali che personali.

Passato può far male, può anche renderti eccessivamente sospettoso delle motivazioni altrui, senti di non poterti fidare di nessuno. E così sei sempre e attivamente alla ricerca di prove che possano convalidare questi tuoi sospetti. Questo tipo di atteggiamento rende ancora più difficile essere accettati.

Perché è così difficile agire diversamente?

Naturalmente, i concetti appena esposti sono anche fin troppo scontati. E’ relativamente facile da capire che quello che stai facendo sta avendo l’effetto opposto rispetto a ciò che vorresti. Ma quella sensazione di paura è così forte! Sembra paralizzare ogni tua iniziativa. Ti blocca all’interno di uno schema ciclico dal quale sembra impossibile sfuggire.

Cosa puoi fare?

L’amplificatore d’audacia è una procedura che ho messo a punto in questi anni di esperienza come coach relazionale. Consiste nell’abbinamento di una tecnica ipnotica con il Rilascio Emozionale Istantaneo (R.E.I.). Il rilascio emozionale consente di scollegare quelle che amo definire “emozioni remora”, cioè quell’insieme di fardelli mentali che si avvinghiano allo spirito d’iniziativa impedendone la piena espressione.

Perchè si finisce sempre con la persona sbagliata?

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mettersi-con-la-persona-sbagliataCome disfarsi definitivamente delle “cattive abitudini” in ambito relazionale

Hai una tendenza morbosa a intrecciare relazioni sentimentali con persone “sbagliate” o problematiche? Non sai come uscire dal circolo vizioso della frustrazione e della delusione?

Fa parte della natura umana sentirsi attratti da donne e uomini complicati e difficili da raggiungere. E fa sempre parte della stessa natura umana sentirsi attratti da persone piene di problemi che ci sentiamo in grado di risolvere. Ma la dura realtà è che non risolvi un bel niente anzi, i loro problemi diventano anche i tuoi e la tua vita sentimentale si trasforma in un calvario. Un’avventura allucinante in cui, ad un certo punto, vorresti troncare la relazione ma non ne hai il coraggio perchè oramai gli ingranaggi dell’attaccamento emotivo si sono messi in moto.

Passi il tempo a fantasticare sulla vita che si potrebbe avere insieme, pur sapendo che in fondo il rapporto non avrà mai un futuro decente.

Quando l’irraggiungibilità amplifica il desiderio

Ogni volta che da bambini ci veniva negato un giocatolo, si accendeva un desiderio ancora più intenso per quel giocattolo. Chi alle scuole medie o alle superiori non si è mai preso una cotta per un insegnante, pur sapendo che non avrebbe mai potuto esserci un intercorso romantico.

In alcuni casi, avere dei genitori assenti, emotivamente distanti, incoerenti, insicuri di sè o, peggio ancora, abusivi, può influenzare il modo di concepire le relazioni una volta raggiunta l’età adulta.

Uscire dallo schema ciclico delle storie impossibili con l’ipnosi regressiva

Essere attratti da persone che sono solo fonte di frustrazione, problemi e sofferenza è un’abitudine emozionale che, indipendentemente dal modo in cui l’hai sviluppata, può essere interrotta con l’ipnosi.

Grazie alle moderne neuroscienze, si è compreso come l’impostazione mentale influisce enormemente sulla qualità delle relazioni. E si è anche constatato che, modificando tale impostazione, si modifica anche la tipologia di persone che si incontra sul proprio cammino.

Lavorare sul passato e ristrutturare la emozioni responsabili della scarsa qualità della vita di relazione porta degli indiscutibili vantaggi:

  • Sviluppare una nuova prospettiva sui rapporti interpersonali
  • Smettere di fantasticare su uomini o donne impossibili.
  • Iniziare ad attrarre persone meno problematiche, con le quali instaurare relazioni significative e appaganti.

E’ indispensabile liberare la mente da modelli negativi se si desidera migliorare una volta per tutte la propria vita sentimentale e gustarsi rapporti piacevoli basati su emozioni genuine, intense e positive.

“In una vita precedente sono stata una gran str…a”

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ipnosi-regressiva-vite precedentiLa sessione d’ipnosi regressiva, riportata in parte in questo articolo, risale al Marzo 2011. Venne a trovarmi in studio Anna [nome fittizio a tutela privacy], una donna molto attraente di 32 anni ma con una vita sentimentale a dir poco disastrosa: una sequenza senza fine di storie naufragate per motivi tra i più disparati e futili.

Dal colloquio preliminare risultava evidente come fosse “incastrata” all’interno di uno schema ciclico, che la portava ogni volta a vivere le stesse situazioni fallimentari.

Si è proceduto dapprima con una regressione lungo l’attuale vita, alla ricerca di eventuale materiale emotivo rimosso appartenente a traumi pregressi.

Il soggetto ha sviluppato una trance molto profonda  che ha permesso, in seguito,  di effettuare una regressione a vita antecedente da cui è emersa una vicenda dai tratti cupi e abietti.

Per ovvi motivi di sintesi riporterò qui di seguito solo i dialoghi più significativi della regressione a vita precedente che è durata in tutto circa 40 minuti:

OPERATORE: dove ti trovi?

ANNA: Torino…

OPERATORE: che anno è?

ANNA: 1903…

OPERATORE: come ti chiami?

ANNA: Antonietta…

OPERATORE: che cosa stai facendo?

ANNA: sto passeggiando… Per le vie del centro…

OPERATORE: si vede la Mole Antonelliana da lì?

ANNA: Sì…

OPERATORE: c’è la stella in cima alla Mole?

ANNA: no non c’è una stella… C’è un statua che luccica… Ma non capisco cosa rappresenta…

OPERATORE: c’è qualcuno lì con te?

ANNA: Eugenio…

OPERATORE: è tuo marito?

ANNA: no… Io ed Eugenio siamo amanti…

OPERATORE: Eugenio lo conosce tuo marito?

ANNA: sì… E’ suo socio…

OPERATORE: di cosa si occupano?

ANNA: una fabbrica… Una fabbrica di biciclette…

OPERATORE: ti sta dicendo qualcosa Eugenio?

ANNA: sì mi sta dicendo… Che non se la sente di farlo…

OPERATORE: di fare cosa?

ANNA: di uccidere Aldo…

OPERATORE: chi è Aldo?

ANNA: mio marito…

OPERATORE: è lui che lo vuole uccidere?

ANNA: no sono io…

OPERATORE: per quale motivo?

ANNA: perché non mi permette di fare la vita che vorrei… Io voglio… Io voglio frequentare i posti che contano… Conoscere gente importante… Ma lui dice che lì ci sono solo farabutti… E preferisce mettere i soldi da parte per il futuro… Ma io voglio spassarmela adesso… Per quello voglio toglierlo di mezzo…

OPERATORE: una volta che lui è morto che cosa ci guadagni?

ANNA: avrò il totale controllo della ditta… E del denaro…

OPERATORE: dove si trova Aldo adesso?

ANNA: è in fabbrica…

OPERATORE: voglio parlare con Aldo. Conterò fino a tre. Al mio tre Aldo potrà parlare attraverso di te. 1,2,3… Aldo?

ANNA: sì… [con voce profonda e gutturale]

OPERATORE: dove ti trovi?

ANNA: non lo so… Ho un mal di testa tremendo…

OPERATORE: ti hanno ucciso?

ANNA: sì…

OPERATORE: chi ti ha ucciso?

ANNA: un certo Fausto… Un buono a nulla… Mia moglie lo ha sedotto e lo ha convinto… Gli ha dato una manciata di denaro e lo ha convinto a spaccarmi la testa con una chiave inglese… Quella serpe [si agita]… Quella serpe ha mandato in carcere il mio socio accusandolo della mia morte ma io la perseguiterò per l’eternità… Deve pagare per quello che ha fatto… La deve pagare cara… [scoppia a piangere]

OPERATORE: dove si trova adesso il tuo socio?

ANNA: è in prigione… A Saluzzo… [continua a piangere]

OPERATORE: vorrei parlare con lui. Conterò fino a tre. Al mio tre mi farai parlare con Eugenio. 1,2,3… Eugenio?

ANNA: sì… [calmandosi]

OPERATORE: come ti senti?

ANNA: sto morendo… [tossisce penosamente] Lei… E’ stata lei…

OPERATORE: lei chi?

ANNA: Antonietta… La moglie del mio socio… Mi ha distrutto la vita…

OPERATORE: in che modo te l’ha distrutta?

ANNA: l’ho amata… Le ho dato tutto quello che ho potuto… Ma lei ha fatto uccidere il marito… Ho cercato in tutti i modi di convincerla a non farlo…

OPERATORE: e come lo ha ammazzato?

ANNA: Ha assoldato un sicario… Mi disse che appena finito tutto saremmo fuggiti insieme con i soldi della fabbrica… Ma poi ha incolpato me dell’accaduto… Ed ora sono qui a marcire in questa topaia… Non troverò pace finchè non vedrò quella cagna soffrire almeno quanto sto soffrendo io a causa sua… [voce carica di odio]

A questo punto il lavoro è proseguito con un “negoziato spirituale” delle parti coinvolte nella vicenda, allo scopo di disinnescare la tensione e l’energia emotiva sprigionatasi dall’affioramento di tali ricordi (dissipazione del karma). Ciò ha portato allo scioglimento dello schema mentale auto sabotante responsabile delle disavventure sentimentali di Anna.

Dopo quest’esperienza la vita di relazione di Anna è migliorata notevolmente. Tanto che ora ha finalmente trovato un compagno con il quale ha instaurato un rapporto genuino, sereno e duraturo sfociato in un matrimonio felice. Ha anche fondato un’associazione per aiutare le vittime del gioco compulsivo.

Probabilmente non avremo mai prove scientifiche certe sul fenomeno delle vite precedenti e della reincarnazione. Resta però il fatto indiscutibile che la rielaborazione di materiale emotivo proveniente da vite passate, reali o immaginate che siano, porta sempre a notevoli benefici e miglioramenti della qualità della vita.

Guardati attorno

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guardati-attornoGuardati attorno; ti renderai subito conto di quanti uomini e donne hanno scelto di vivere in una tranquilla disperazione. Hanno ritenuto che il prezzo da pagare per la felicità e la realizzazione di sè sia troppo alto, e che convenga optare per una più mediocre rinuncia alle proprie ambizioni. C’è chi l’ha fatto per quieto vivere, chi per viltà, chi per meschinità, chi per miseria intellettuale, chi per analfabetismo emotivo.

Ci si abitua a tutto. Ci cono mariti e mogli che trascorrono una vita intera a litigare, eppure non si lasciano perchè pensano che sia più confortevole vivere senza serenità piuttosto che trovare il coraggio di cambiare.

Per fare ciò che si desidera occorre anche saper andare contro la corrente del pensiero comune, le opinioni altrui, i ricatti affettivi e perfino ciò che ci hanno insegnato.

In quello spazio non c’è attrazione

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area-di-comfortAll’interno della tua mente c’è uno spazio, un’area in cui nessuno ti dice di no. Si chiama area di comfort. Ti dà un senso di sicurezza. Finchè sei lì dentro la gente ti trova simpatico, bonaccione, un bravo ragazzo, una brava ragazza. Ti invitano alle grigliate perchè “fai numero” ma allo stesso tempo sei poco ingombrante: non crei imbarazzo, non dai scandalo, non fai cadere in tentazione il fidanzato o la fidanzata di nessuno.

Potrebbe sicuramente sembrare una condizione di vita a cui ambire. Sì… Potrebbe,  ma solo se accetti il fatto che nessuno proverà mai attrazione sessuale per te. L’attrazione è una scintilla che scocca dall’urto reciproco di due specifiche emozioni: la tensione e l’urgenza. Quella tensione e quell’urgenza che scaturiscono da una situazione di cui non si conosce il finale. Come la suspense creata da un buon film giallo, che ti tiene gli occhi incollati allo schermo fino alla fine.

E questo, dall’interno dell’area di comfort, non lo puoi fare. Perchè quando ti rannicchi lì dentro sei prevedibile, scontato e questi attributi non generano tensione: non c’è differenza di potenziale; non c’è polarità e quindi niente attrazione. L’unico modo che hai per suscitare attrazione e interesse sessuale è uscire dall’area di comfort, correre il rischio di ricevere un rifiuto, affrontare di petto l’eventualità che potresti non piacere a qualcuno, o di sollevare un vespaio nel caso in cui colei o colui in cui hai suscitato interesse è già nei progetti di qualcun’altro. E per fare ciò devi togliere dall’equazione la PAURA…


Lettore di ologrammi o qualcosa di più?

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Nell’articolo “Ipnosi ad Entanglement” ho esposto alcune considerazioni (e dimostrazioni) scientifiche sulla natura non locale dell’universo. Ora vorrei soffermarmi su una questione piuttosto rilevante che scaturisce dai risultati di tali ricerche. La non località infatti ci obbliga ad una totale rivisitazione anche del fattore tempo, dove passato e futuro non sono più sequenze lineari di eventi separati dal presente ma eventi sincronici che coesistono nel presente. Questo significa che, qualsiasi azione io compio o non compio nel presente, non solo modifica il mio futuro ma anche il mio passato in quanto coesistenti.

Per fare un esempio. Se prendiamo in esame il trattamento veloce di una paura o di un senso di colpa tramite il metodo della “Time-line”, dobbiamo per forza di cose considerare che stiamo compiendo un’azione nel presente che modifica il passato.

Sempre basandosi su questi principi si può arrivare ad ipotizzare l’universo come una proiezione olografica in cui tutto (passato, presente e futuro) avviene in un unico istante. Un’ologramma che ha anche una caratteristica molto particolare: se noi smontiamo l’ologramma, per quanto piccoli siano i frammenti in cui lo suddividiamo, ogni frammento conterrà al suo interno l’intero ologramma originale. Può sembrare uno scioglilingua ma, nel momento in cui riusciamo ad afferrare e digerire questo concetto, ci troviamo di fronte a qualcosa di rivoluzionario che spiegherebbe molti fenomeni altrimenti destinati a rimanere degli eterni interrogativi.

Una teoria interessante, che ultimamente è stata abbracciata da numerosi ricercatori, è quella che considera il nostro cervello come un “lettore di ologrammi”. In  base a questa teoria il cervello, che al lato pratico è anch’esso un frammento dell’ologramma, legge l’ologramma prendendo consapevolezza di esso. E siccome ogni frammento dell’ologramma contiene tutte le informazioni dell’ologramma originale, ecco che abbiamo una spiegazione plausibile della creatività, dell’intuito ma anche di fenomeni più sfuggenti come la preveggenza, la bilocazione ecc.

Tornando alla mia esperienza specifica, e facendo riferimento alle ricerche che ho svolto durante la mia attività, mi permetto di osservare che la definizione “lettore di ologrammi” riferita al cervello è da ritenersi addirittura restrittiva. Il cervello può essere infatti ritenuto tranquillamente un lettore / codificatore di ologrammi, quindi non solo in grado di prendere consapevolezza dell’ologramma universale ma anche di modificarlo. Sempre nell’articolo “Ipnosi ad Entanglement” ho riportato una testimonianza significativa di come una presa di consapevolezza di un soggetto può indurre, a distanza, la medesima presa di consapevolezza in un secondo soggetto. Questa è la dimostrazione di come il cervello di un singolo non solo è in grado di modificare / codificare l’esperienza soggettiva ma anche quella collettiva.

Sono fermamente convinto che queste osservazioni sorprendenti potranno gettare la basi scientifiche per un’importante svolta evolutiva.

Riprendersi dopo la fine di una storia

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Trovare sollievo dal dolore di una relazione terminata e tornare ad essere ottimisti sul futuro.

Il tuo cellulare squilla ma a chiamare non è chi vorresti che fosse.  Al ristorante ordini doppia porzione di dessert perchè qualcosa deve pur addolcire la tua giornata.  I pensieri non ti danno pace, sentimenti e ricordi di voi due insieme.  Ma i ricordi sono l’unica cosa che ti è rimasta.

Esistono anche delle strategie per recuperare la persona che ci ha lasciato. Nei miei consulti individuali ne parlo. E’ però indispensabile, anche quando si vuol fare qualcosa per riallacciare i rapporti, superare la tempesta emotiva scatenata dalla rottura della relazione. Altrimenti corri il rischio di commettere un sacco di azioni sbagliate che non farebbero altro che rendere definitiva la decisione della persona che ti ha lasciato.

Quando una relazione finisce, il dolore e il percorso emozionale per tornare a sorridere possono diventare un calvario. Certo, prendere un po’ di tempo per struggersi e sguazzare nella disperazione è più che naturale. Ma ad un certo punto bisogna prendere quella pagina e voltarla, soprattutto quando lo sconforto ti impedisce di vivere serenamente. A questo punto nascono le difficoltà perchè il tuo inconscio può non essere d’accordo.

Capita spessissimo che la mente si aggrappa alla sofferenza e non la smette più di tormentarti con pensieri e memorie nostalgiche, anche quando non vi è più un motivo, anche quando il tuo desiderio è di metterci una pietra sopra. Ma quella ferita sembra non voler guarire.

La sofferenza ha più o meno lo stesso comportamento di una droga. Si produce assuefazione, dipendenza ed ad un certo punto, in men che non si dica ti ritrovi ostaggio di quelle emozioni.

E’ qui che l’ipnosi, la time-line therapy o il rilascio emozionale istantaneo diventano d’immenso aiuto. Con queste tecniche è possibile separare rapidamente le emozioni dai ricordi in modo che finalmente diventi facile voltare pagina senza che “qualcosa” dentro di te si opponga. Tutti abbiamo avuto delusioni d’amore ma il nostro cervello è un organo eccezionale che può fare miracoli: è sufficiente azionare i giusti comandi.

Impedire all’insicurezza di rovinare tutto

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Per riuscire bene in un approccio o in un primo appuntamento, le abilità relazionali devono essere non solo acquisite ma anche profondamente radicate. Quando ti rechi ad un primo appuntamento, o tenti un primo approccio con una persona che ti interessa, ci sono due capacità fondamentali che devi essere in grado di esprimere al meglio:

  1. La capacità di essere rilassato/a, empatico/a e genuino/a – Puoi aver letto tutti i libri o frequentato tutti i corsi di comunicazione del mondo, ma se in quel momento fatidico il nervosismo e l’insicurezza si impadroniscono di te, tutto ciò che hai imparato nei libri o nei corsi non ti servirà a nulla.
  2. L’abilità di far sentire l’altra persona a proprio agio e interessata a te – Interagire con la giusta naturalezza e disinvoltura, aiuterà chi si trova in tua compagnia a sentirsi a sua volta libero/a di esprimersi. Questo aumenterà di molto le probabilità di creare rapidamente quella “vibrazione” positiva in grado di far scoccare la scintilla dell’attrazione.

Come l’ipnosi può aiutarti a trasformare l’insicurezza in disinvoltura ed empatia

Leggere libri o frequentare corsi per imparare ad essere più seducenti è sicuramente un’ottima preparazione, ma sono sufficienti a darti il supporto necessario quando fai un approccio o ti rechi ad un primo appuntamento e la pressione emotiva è alle stelle? Di solito, prima di incontrare una persona che ci interessa, ci prepariamo mentalmente impregnando i pensieri con tutte le migliori intenzioni del mondo. Ma questi piani  si vaporizzano non appena ci troviamo a tu per tu con quella persona, e tutte le belle cose che ci siamo prefissati di dire e fare affogano nell’ansia.

L’ipnosi ti permette di “educare” il tuo inconscio a fornirti tutte le risorse necessarie a mantenerti in uno stato di calma, sicurezza di te e sereno ottimismo ogni volta che ti trovi faccia a faccia con qualcuno che ti interessa. Così facendo, anche queste persone si sentiranno tranquille, sicure e positive in tua presenza. Se la tua paura costante è di commettere errori o dire qualcosa di sbagliato, basta guidare la tua mente inconscia a trasformare queste paure in energia positiva. Ogni volta che ti recherai ad un appuntamento, proverai un piacevole senso di calma e sicurezza, consapevole di poter contare su una potente impostazione mentale per fare di quell’incontro un meraviglioso momento di condivisione e di futuri, piacevoli sviluppi.

Ma allora i piatti chi li lavava?

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Dal 1997, quando condussi la prima sessione d’ipnosi regressiva ad Antibes, ho contribuito e partecipato ad innumerevoli eventi sull’argomento. A questi convegni s’incontrano molte persone serie e animate da un genuino spirito di ricerca. Ma anche tanti fanatici e soprattutto tanta gente raggirata da ciarlatani senza scrupoli.

Infatti, da quel tempo ad oggi, ho avuto modo di conoscere almeno venti Tutankhamon, una decina di Cleopatre e Dio solo sa quante Giovanna D’Arco! Può darsi (e sottolineo può darsi) che tra loro ci sia il vero Tutankhamon, la vera Cleopatra e la vera Giovanna D’Arco. Ma tutti gli altri, è ovvio, sono stati vittime sprovvedute di sedicenti guru più attenti a spillar quattrini che all’evoluzione dei loro adepti. E’ chiaro che nessuno lavora gratis (nemmeno io) ma il settore olistico, come tutti gli altri, non deve essere esente da una certa deontologia, dove ad un compenso corrisponde un servizio reale e naturalmente realistico!

Di fronte a questo dilagare di “reincarnazioni vip”, la domanda nasce spontanea: ma nell’antichità i piatti chi li lavava? I cessi chi li puliva? Battute a parte, l’ipnosi regressiva, così come la tecnica Jati-smaran, sono cose serie: potenti strumenti di evoluzione, nonché mezzi estremamente efficaci per superare gli ostacoli che impediscono l’evoluzione. E di sicuro non devono essere intesi come passatempi per evadere dalla routine, per fare viaggi con la fantasia o trastullare il proprio ego credendo si essere stati Napoleone o Cleopatra. Per queste cose ci sono le canne; ma il grosso limite delle canne è che non risolvono i tuoi problemi e, terminato l’effetto psicotropo, torni a star male più di prima.

Uscire dalla meccanicità degli eventi che si ripetono in maniera ciclica nella tua vita, impedendoti di evolvere, è tutt’altra cosa. Le tecniche regressive sono di grandissimo aiuto per renderti consapevole che sei intrappolato in un circolo vizioso, che è venuto il momento di uscirne e che non ha senso continuare a ripetere gli stessi errori, subire le stesse limitazioni, le solite paure, i soliti sensi di colpa. Alcuni giorni fa ho pubblicato una testimonianza significativa, la puoi leggere cliccando QUI.

L’ipnosi è esattamente come la meditazione, non è terapia ma un metodo per accelerare il tuo processo evolutivo. Il fatto che poi si risolvono un sacco di problemi è solo un effetto collaterale. L’unica differenza è che ciò che con la meditazione si ottiene in trent’anni, con l’ipnosi lo si ottiene in trenta minuti.

Fatti inspiegabili

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Posso tranquillamente affermare che, dal 1996 ad oggi, il mio lavoro consiste nel risolvere “fatti inspiegabili”. Quando utilizzo questo termine non mi riferisco necessariamente a fenomeni sopranaturali. Un fatto inspiegabile può essere semplicemente una situazione in cui tu possiedi tutti i requisiti per riuscire, sai di possederli ma fallisci.

Ad esempio. Magari sei una brava persona, non c’è nulla di sbagliato in te, non hai mai fatto del male a nessuno ma incontri enormi difficoltà ad instaurare relazioni sentimentali soddisfacenti. Tutti ti vogliono bene ma, non appena tenti di approfondire con una persona che ti piace, questa donna o quest’uomo ti sguscia via come un’anguilla. Oppure accetta di iniziare una storia con te ma poi te ne combina di tutti i colori, rivelandosi una persona completamente diversa da come te l’aspettavi.

Se ti facessi vedere la lista dei miei clienti “insospettabili” che stanno vivendo (o hanno vissuto situazioni simili) cadresti dalla sedia per lo stupore. Ti verrebbe subito da dire “ma come, questo tizio, questa tipa, nonostante bellezza e soldi hanno difficoltà ad attrarre le persone giuste nella loro vita?”

La risposta è sì, anche i grandi hanno le loro debolezze. Magari sei un famoso scienziato, sportivo, artista, sei gratificato professionalmente ma la tua vita sentimentale è un disastro.

Ti sto dicendo questo perché moltissime persone si vergognano o si sentono ridicole nel chiedere aiuto in questi casi. Sappi che si tratta di un atteggiamento che ti sega le gambe e che ti chiude le porte in faccia su un futuro potenzialmente migliore.  Come hai potuto constatare, i “big” quando si trovano in difficoltà non si vergognano di chiedere aiuto, di conseguenza nemmeno tu hai motivi per sentirti in imbarazzo.

Quindi, come sono solito dire, evita di aspettare di avere 90 anni e le cannucce dell’ossigeno nel naso per risolvere certi problemi: sarebbe troppo tardi.

Un altro esempio di “fatto inspiegabile” è quando sai di essere preparatissimo in un determinato settore tecnico, scientifico o artistico: ti piacerebbe tanto fare di questa tua passione una professione gratificante ma i tuoi progetti si infrangono sempre sugli scogli. Ci provi e ci riprovi ma niente. Ti fai un sacco di pubblicità, ce la metti tutta per mettere in risalto le tue capacità ma di clienti nemmeno l’ombra. Piuttosto che venire da te, che sei competente,  preferiscono andare a farsi fregare i soldi da incompetenti e trafficoni.

Anche in questo caso ti consiglio caldamente di non aspettare di essere al capolinea per prendere provvedimenti.

Abbiamo poi un secondo livello, più intangibile, di fatti inspiegabili che ha a che fare con tutti quegli ostacoli e malesseri che ti impediscono di ottenere le giuste gratificazioni. Questi ostacoli possono assumere molteplici aspetti: rabbia, mancanza di autocontrollo, bassa autostima, ansia, paura e sensi di colpa ingiustificati, blocchi emotivi, insicurezza, inibizioni, fobie ecc.

Sappi che tutti questi ostacoli altro non sono che creature della mente. E la tua mente, come li ha creati, li può tranquillamente distruggere: basta fornirle le giuste istruzioni.

Il terzo livello comprende la sfera spirituale. Qui abbiamo situazioni meno frequenti ma non per questo irreali o poco serie. Eventi “strani” che si verificano con una certa ciclicità, strani sogni o incubi ricorrenti, esperienze sconcertanti che quando le racconti ad amici o familiari ti senti incompreso o addirittura deriso.

In questi casi la prima cosa da fare è di evitare assolutamente di sentirsi sbagliati, diversi o peggio ancora pazzi. E’ bene invece tenere in considerazione che, nell’ultimo decennio, scienza e spiritualità sono giunte ad un notevole livello di convergenza; e ciò che fino a poco tempo fa veniva definito “pseudoscienza”, oggi si è scoperto avere fondamenti inconfutabili. Il fatto che di queste cose se ne parli poco è perché non fanno notizia, non fanno business e, soprattutto, a certe nicchie di potere non fa comodo che se ne parli.

Comunque sia, quando si vivono determinate esperienze, è bene prenderne coscienza e affidarsi ai giusti metodi di investigazione.

Ma è vero che le donne mirano solo ai soldi?

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Una delle convinzioni limitanti più difficili da estirpare dall’inconscio collettivo maschile, è quella secondo cui le donne mirano solo ai soldi. Potrei riportare decine di casi, su cui ho lavorato, che smentiscono categoricamente questa sciocca fissazione.

Perchè certe rose non fioriranno mai?

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Ogni settimana ricevo via mail centinaia di richieste d’aiuto su di un problema che ha una diffusione terrificante. “Le donne mi vedono solo e sempre come amico… Mi dicono che sono una persona splendida ma poi si buttano tra le braccia di teppisti e cavernicoli”. Come uscire da questasituazione?


Mettere a tacere le voci del dubbio

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le-voci-del-dubbio

Esistono due categorie di dubbio: una positiva e una negativa. La prima è quella che ci permette di entrare nel profondo delle cose, di metterle in discussione, di azionare il nostro spirito di ricerca e di esplorazione. E’ quella forma di dubbio che ha consentito ai grandi scienziati della storia di inventare cose che, fino a quel momento, la gente reputava impossibili.

La seconda, quella negativa, è una forma di dubbio autodistruttiva in quanto è rivolta verso sè stessi.

Quando si è fortemente stressati o quando si è reduci da un recente fallimento sentimentale o professionale, si comincia a dubitare delle proprie capacità, a percepire un senso di inadeguatezza.

Sentirsi a terra dopo una sconfitta è più che naturale. Lo è un po’ di meno quando questo sentimento diventa costante e si comincia a vedere ogni cosa attraverso le lenti del dubbio.

Ma diamo uno sguardo alla causa principale del “dubbio compulsivo”.

Il condizionamento sociale, sia laico che religioso, al quale siamo quotidianamente sottoposti, non fa altro che instillare paura, sconforto e sensi di colpa. I più colpiti da questo bombardamento sono coloro che scelgono (e sottolineo scelgono) di soccombere a questo culto della paura.

Eliminare tutto ciò che ti tiene prigioniero di una martellante vibrazione negativa, assumersi la responsabilità di come ti senti e agisci, sono i primi passi da compiere per trovare quel robusto equilibrio in grado di liberarti dal dubbio compulsivo.

Nessuno può farti sentire in un certo modo a meno che non sia tu a consentirglielo.

Vedo tantissime persone ogni giorno sconvolgersi e argomentare sulle cose che possono essere o non essere vere. Danno tutto il loro potere a qualcun altro invece di fare qualcosa per uscire da questo circolo vizioso.

Impara a creare uno stile di vita incentrato sulla libertà emozionale!

Chi lo possiede controlla gli altri quattro

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Nel mondo esistono 4 forme di potere universalmente note.

La prima forma di potere è la bellezza fisica.

E’ inutile girarci intorno, chi è dotato di bellezza fisica è avvantaggiato rispetto a chi è solo intelligente.

Il secondo potere è il denaro. Chi è ricco, uomo o donna che sia, è avvantaggiato rispetto a chi è solo intelligente.

La terza forma di potere è la notorietà. Una persona famosa sarà sempre percepita dalle masse come più affidabile e credibile. Non per niente gli spot pubblicitari vengono sempre girati da personaggi famosi. Quindi al lato pratico la gente si fida di più di un personaggio famoso piuttosto che di un intelligente sconosciuto.

Il quarto potere è il pregiudizio. Ovvero quell’abitudine automatica, istintiva che abbiamo un po’ tutti quanti di giudicare cose e persone senza conoscerle. Oppure di temere e combattere ciò che ci appare sconosciuto, diverso dal solito o semplicemente nuovo.

Quando il pregiudizio è portato all’estremo sfocia inevitabilmente in fanatismo, odio e violenza.

Ma, al di là di questo, quando tu cerchi di far innamorare di te una persona che ti interessa sarai sempre, costantemente a rischio di cadere vittima del pregiudizio di quella persona.

A meno che tu non inizi ad utilizzare la quinta forma di potere che è la persasione. La persuasione è la forma di potere meno conosciuta ma è anche la più efficace perché chi possiede il potere della persuasione è in gado di controllare gli altri 4.

E non solo…

Chi possiede il potere della persuasione può ottenere le stesse cose che ottengono le persone di bell’aspetto persuasione senza necessariamente avere un bell’aspetto.

Chi possiede il potere della persuasione può sfruttare i vantaggi delle persone ricche senza necessariamente essere ricco e agli eventi di Roma e Milano ti spiegherò come…

Chi possiede il potere della persuasione può apparire credibile senza necessariamente essere famoso.

E soprattutto, chi possiede il potere della persuasione può neutralizzare il pregiudizio.

Ricorda sempre quella frase di Voltaire che cito spesso: “datemi 10 minuti per far dimenticare la mia faccia e mi porto a letto la regina di Francia”.

Di questa forma straordinaria di potere e di come applicarla per ottenere più attenzione, amore, sesso e passione parleremo agli eventi di Roma e Milano.

CLICCA QUI per saperne di più.

La persuasione invisibile

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Nel 1996, quando iniziai attività a tempo pieno come consulente anche per grosse aziende, mi si presentava continuamente la necessità di mettere a punto un metodo di persuasione rapida e soprattutto invisibile.

Come si svolge una tradizionale trattativa aziendale ad alti livelli? Di solito si cerca di “ammorbidire” la controparte organizzando cene, eventi mondani, partite a golf, serate al nigh club e, ove si ritiene decisivo, anche incontri piccanti.

Ma in più della metà dei casi non c’è il tempo materiale per fare tutte queste cose che, tra l’altro, presentano dei costi non indifferenti.

Occorreva quindi qualcosa che consentisse di lavorare in fretta.

La soluzione più efficace sembrava essere l’ipnosi. Ma era necessario elaborare un sistema in grado di inviare suggestioni alle persone coinvolte nella trattativa senza che queste si accorgessero di cosa stava accadendo.

E’ ovvio che non puoi sederti di fronte all’amministratore di una grossa azienda, dirgli “a me gli occhi” e ipnotizzarlo. Bisogna naturalmente camuffare la tecnica.

All’epoca il materiale circolante sull’ipnosi era di natura più che altro teorica. Le poche nozioni pratiche disponibili, anche in lingua inglese, erano di livello dilettantistico e sviluppate da esperti improvvisati, quindi non adatte a situazioni professionali.

Fu quindi necessario avviare un lungo percorso di sperimentazione pratica e ricerca prima di giungere a un metodo definitivo in grado di indurre, in un interlocutore, una trance vigile senza venire scoperti.

Risultati estremamente interessanti e soddisfacenti non tardarono ad arrivare. Al punto che elaborai il sistema adattandolo anche per le situazioni extra professionali, ovvero relazioni interpersonali e ovviamente la seduzione.

Quindi il mio programma, ormai noto con il nome di “Quantum Seduction”, in realtà era nato per esigenze aziendali, anche se negli ultimi anni anni ha contribuito a migliorare la vita sentimentale e di relazione di migliaia di uomini e donne.

Questa materia ti affascina e vuoi scoprirne anche le tecniche e i trucchi più segreti? CLICCA QUI.

Cosa sono i trigger emozionali

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Un trigger emozionale è quando un interruttore scatta nella tua mente.

E all’improvviso cominci a provare un intrigante, misterioso interesse verso chi ti sta parlando.

Questo è uno dei tanti esempi di trigger emozionale.

Si tratta, in termini molto semplici, di schemi mentali e anche fisiologici che si attivano ogni volta che ti innamori di qualcuno oppure quando provi il forte desiderio di acquistare qualcosa.

E questi impulsi emotivi sono talmente potenti che è quasi impossibile controllare le proprie emozioni.

Nell’ultimo evento che tenni in Italia qualche anno fa, dimostrai come ogni decisione, comportamento o processo di innamoramento è sempre conseguenza di uno stato emotivo.

E i trigger emozionali sono proprio quelle chiavi universali che ti consentono di indurre in un’altra persona una decisione un comportamento o un processo di innamoramento.

Soprattutto per quanto riguarda i processi d’innamoramento, non è sufficiente suscitare nell’altra persona un semplice interesse a livello razionale. Occorre innescare un potente, irrazionale e profondo sentimento di interesse emotivo.

L’ipnosi conversazionale è uno dei metodi più utili per attivare questi trigger emozionali. Esistono anche tanti altri piccoli segreti che puoi utilizzare per questo scopo, ne parleremo ovviamente agli eventi di Roma e Milano dove vedremo anche un sistema sconosciuto ma molto efficace per entrare nella sfera emotiva intima di una persona senza necessariamente conoscerla a fondo.

Queste e tantissime altre cose interessanti ci aspettano agli eventi di Aprile.

CLICCA QUI per saperne di più.

La cosa più difficile a cui rinunciare

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Qualche giorno fa, uno dei ragazzi di Consorzio Accademico Milano, che mi hanno convinto a tenere gli eventi di aprile e che ringrazio tantissimo per l’eccezionale supporto tecnico, mi ha detto: ma, Rossano, tu sei una persona così riservata, parli pochissimo di te stesso, perché una volta non ci parli di una tua esperienza personale?

Nell’ascoltare questa sua richiesta mi è venuta subito alla mente una situazione che ho vissuto tanti anni or sono quando stavo lavorando per trasformare la mia vita che era un continuo fallimento.

E’ stato un periodo molto duro, difficile in cui dovetti fare lunghi viaggi soprattutto all’estero, affrontare grandissimi sacrifici economici perchè all’epoca non era come oggi che hai a disposizione formazione di qualità a pochi chilometri da casa a e prezzi abbordabili. In quegli anni, entrare in contatto con certe scuole e accedere a determinate conoscenze era difficilissimo: tutto era lontano e costava tanto.

Al di là di questo, in quel periodo di transizione, ci fu un momento in cui mi chiesi seriamente se ciò che stavo facendo era la cosa giusta per me, se i sacrifici che stavo affrontando avrebbero dato dei frutti.

Avvertivo come una forza misteriosa che cercava in tutti i modi di riportarmi allo stato fallimentare precedente. E mi accorsi che quella sensazione era provocata dalla paura di perdere qualcosa che fino a quel momento mi tornava utile e questa cosa era la mia sfiga. Mi accorsi in quel momento che la mia sfiga era una scusa comoda per giustificare i miei fallimenti: ah non sono riuscito a fare quella cosa perché sono sfigato, ah mi piacerebbe quella ragazza ma non ci provo nemmeno tanto sono sfigato.

In seguito a quell’esperienza capii che la cosa più difficile a cui rinunciare è la propria sofferenza .

E negli anni successivi, quando iniziai a lavorare come consulente per privati, professionisti e come executive coach per le aziende, molti convalidavano questa mia impressione. Mi dicevano: sì effettivamente, quando tu cominci a riuscire nei tuoi intenti quando cominci ad avere successo, è molto difficile dire addio alla tua sfiga mentre la vedi svanire all’orizzonte perché ti accorgi che stai perdendo qualcosa sulla quale fino a quel momento potevi scaricare le tue responsabilità.

Ho voluto condividere questa mia esperienza perché sono quasi 5 anni che manco dall’Italia con eventi live come quelli di Aprile e mi piacerebbe che in questa rara occasione conviviale, tutti coloro che hanno già deciso di partecipare e tutti coloro che decideranno nei prossimi giorni, cominciassero ad assumere da subito un’impostazione mentale orientata al cambiamento vero e profondo soprattutto di se stessi.

Tutti spesso ci lamentiamo che questo è un brutto mondo, che viviamo in una brutta società, che le persone non comunicano più in maniera genuina a causa della tecnologia.

Ma le società non si cambiano cambiando le regole. E nemmeno eliminando la tecnologia e tornando nel medioevo.

Le società si cambiano cambiando le persone , una alla volta e cominciando da se stessi. Perché non è possibile modificare l’esterno se prima non modifichi l’interno. Non è possibile essere d’aiuto agli altri se prima non riesci ad aiutare te stesso. E per fare questo devi, per prima cosa, sganciare i fardelli del passato, abbandonare i vecchi schemi obsoleti e putrescenti e, soprattutto, abbandonare la tua sfiga, ovvero quella cosa che tutti quanti noi, nessuno escluso, spesso siamo tentati di usare per pararci il culo e come pretesto per non agire.

Diventare abili nel sedurre, nel comunicare, nel condividere con gli altri emozioni positive, sentimenti, esperienze, amore, lasciare le persone in uno stato migliore di come le hai trovate, è una cosa bella, che ti dà tante soddisfazioni. Ed è un vantaggio che devi difendere perché dentro di noi esistono forze che si oppongono al cambiamento, che si oppongono al successo. Sono forze che ci sono state installate dal condizionamento sociale.

Ma ti garantisco che sono forze che si possono vincere. Nessuno può toglierti il libero arbitrio di fare oppure ottenere ciò che desideri. Nessuno può toglierti il diritto di essere. Giorno dopo giorno, una persona sempre migliore.

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